Cure d’eccellenza a pochi passi da casa: per il Centro Medico Polispecialistico di Pozzuolo Martesana è una mission e l’ambulatorio di Ginecologia e Ostetricia non fa eccezione. Responsabile del servizio è Agostino Mangia, dirigente medico e docente di specialità alla Clinica Mangiagalli di Milano, dove da anni si occupa di fisiopatologia della gravidanza, di assistenza al parto e al puerperio, disturbi del ciclo mestruale e delle patologie infettive delle vie genitali femminili e della loro prevenzione. «Il nostro obiettivo è la salute e il benessere della donna a trecentosessanta gradi – ha esordito lo specialista – Per noi la paziente è prima di tutto una persona che va vista nella sua totalità considerando le sue condizioni individuali, psicologiche, le sue aspettative e i suoi bisogni. Nostro compito non è soltanto cercare la migliore terapia per la paziente ma ascoltare la persona che abbiamo davanti. Al CMP infatti insieme al ginecologo è presente l’ostetrica, figura molto importante nell’assistenza della donna». Oggi in Italia l’età media della prima gravidanza è di 33 anni e, anche se la maggior parte delle gravidanze sono spontanee, aumenta anche il numero di chi per avere un figlio deve sottoporsi alla fecondazione assistita: «Fermo restando che la gravidanza fisiologica è ancora la più frequente, la fecondazione assistita è in crescita – ha osservato il ginecologo – Una gravidanza da fecondazione assistita nella stragrande maggioranza dei casi ha un esito positivo, ma richiede cautele maggiori rispetto a una gravidanza fisiologica, anche se i rischi non possono essere generalizzati, ma vanno valutati su ogni singolo caso. Lo stesso vale per la scelta della tecnica di fecondazione, benché oggi la Fivet sia prevalente». Quali raccomandazioni dare quindi a chi vuole intraprendere la meravigliosa avventura di mettere al mondo un bambino? «Sia nel caso di una gravidanza fisiologica sia nel caso di una gravidanza da fecondazione assistita la serenità della donna è un valore da preservare e coltivare – ha osservato il dottor Mangia – Vi sono però una serie di aspetti da tener presente, come adottare un regime alimentare equilibrato e regolare, affrontare questa esperienza con il giusto peso corporeo aumenta infatti molto le possibilità di un decorso regolare della gravidanza. E’ poi opportuno sottoporsi a controlli medici preconcezionali per escludere patologie non controllate o la presenza di infezioni in atto, fattori che potrebbero condizionare la gestazione. I controlli preconcezionali sono particolarmente importanti per le donne che hanno presentato patologie, come per esempio il controllo glicemico non ottimale, le patologie ipertensive, autoimmuni o tiroidee: occorre infatti accertare che tali patologie siano compensate in modo adeguato per il decorso della gravidanza, sia per il benessere materno sia per lo sviluppo fetale». Il parto è un altro momento cruciale della gravidanza.
Quali suggerimenti dare alla donna a fine gravidanza?
«Anche in questo caso la donna deve fare le scelte che la rendono più serena – ha sottolineato il ginecologo – Sta a lei valutare se frequentare un corso di preparazione, se scegliere un’ostetrica o un ginecologo di riferimento. E’ molto importante, avvicinandosi il termine della gravidanza, stabilire il momento e la modalità migliore del parto, tenendo presenti sia le condizioni materne sia fetali. Spesso l’attesa spontanea del parto è la scelta che viene intrapresa, altre volte invece è necessario provvedere diversamente. Non dimentichiamo che la funzione placentare ha una scadenza naturale, infatti i controlli servono per escludere la senescenza placentare. Comunque non si va troppo oltre la data presunta del parto».
Alcune donne preferiscono partorire in casa: cosa ne pensa il ginecologo? «Lo sconsiglio – ha tagliato corto il dottor Mangia – Durante il parte gli eventi sfavorevoli sono alcune volte imprevedibili e devono essere gestiti immediatamente e con competenza per non mettere a rischio la vita della mamma e del bambino. Fare tutto questo a casa in modo sollecito è molto difficile, se non impossibile. In ospedale invece c’è un’organizzazione in grado di affrontare l’emergenza: il personale sanitario viene addestrato e regolarmente allenato con simulazioni a gestire al meglio queste situazioni».
Anche in ambito ginecologico, la prevenzione è e resta l’arma vincente, non solo nella gravidanza.
Quali strumenti scegliere?
«Importante è sottoporsi al Pap Test una volta l’anno: è un esame non invasivo che serve per individuare eventuali lesioni alla vagina e collo dell’utero che potrebbero poi evolvere in tumori.
Altrettanto importante è sottoporsi regolarmente all’ecografia mammaria o alla mammografia, utili per la diagnosi precoce delle neoplasie».
Infine la menopausa, condizione fisiologica che può creare però alla donna alcuni fastidi. «Anche in questo caso suggerisco controlli medici fin dall’insorgere dei primi sintomi di premenopausa, come le vampate o il mestruo irregolare. Soprattutto se tali sintomi sono intensi e ricorrenti può essere utile individuare una terapia ad hoc. Lo stesso vale per eventuali problematiche relazionali o sessuali che possono creare disagio alla donna. Altrettanto importante è prevenire l’osteoporosi, frequente nel periodo climaterico per via del calo degli estrogeni. In questo caso il ginecologo può prescrivere una terapia sostitutiva oppure individuare in sinergia con il fisiatra e l’ortopedico un percorso farmacologico non ormonale e i successivi controlli necessari». La sinergia fra specialisti è decisamente un valore aggiunto che il CMP offre ai propri clienti: la presenza di un team di professionisti di grande esperienza mette a disposizione dei pazienti un approccio polispecialistico prezioso.

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